Di Davide Haas

Luglio 2019: La nostra visita è cominciata dall’aeroporto per poi proseguire verso il nostro hotel, ed è già in questi primi momenti che ho potuto appurare lo splendore di Pyongyang. I giorni seguenti non hanno fatto altro che consolidare questa prima impressione, e nonostante i diversi racconti di chi quest’esperienza l’aveva già fatta, la meraviglia di fronte alla sontuosità degli edifici e l’armonia della città è sicuramente stata forte. Quest’armonia si ritrova non solo nelle costruzioni, ma è facilmente percepibile anche nelle persone che lavorano, camminano per strada ed interagiscono con una calma ed una totale assenza di stress alla quale non siamo minimamente abituati, specialmente nelle grandi città.

Un’altra cosa che mi ha molto colpito della città è la pulizia e la cura dei dettagli: tutto è tenuto perfettamente, ed effettivamente è estremamente frequente vedere gente che si occupa della pulizia e manutenzione degli spazi pubblici. Parlando di questi aspetti con il nostro interprete, ci ha riferito che però ad occuparsi di ciò è l’intera comunità in quanto non solo gli operai, ma anche molti volontari, principalmente studenti che si ritrovano dopo la scuola, contribuiscono in attività di pubblica utilità. Questo a testimonianza del fortissimo spirito di collettività che contraddistingue il popolo coreano.

Nell’arco del nostro soggiorno abbiamo avuto anche occasione di viaggiare per più di 150km sia verso nord che verso sud, ciò ci ha dato occasione di vedere, anche se spesso solo in lontananza, alcune città e diversi villaggi più discosti. In essi non abbiamo ovviamente trovato la maestosità della capitale, ma è stato comunque piacevole notare che si trovano in buone condizioni, e dove effettivamente gli stabili erano visibilmente di lunga data si stanno costruendo nuove abitazioni.

Durante i nostri spostamenti è anche stato affascinante ammirare lo splendido paesaggio, composto da un territorio che a tratti ricorda molto il nostro, anche se innegabilmente più incontaminato rispetto a quello svizzero. Territorio che nonostante il rapido sviluppo del paese è fortemente protetto da una politica ambientale all’avanguardia.

All’avanguardia sono anche le strutture ospedaliere, dove con grande piacere abbiamo appurato che finalmente, nonostante le estreme restrizioni commerciali al quale è sottoposto il paese, si sta riuscendo ad importare attrezzature moderne. Purtroppo nelle periferie le misure di rinnovo sono ancora in corso, come ci è stato possibile intravedere da una teleconferenza durante la quale i medici dell’ospedale di Pyongyang offrivano supporto ad una clinica più discosta. Degno di nota è anche il fatto che esistono strutture dedicate unicamente alla cura dei bambini, dove essi quando possibile possono seguire le normali lezioni scolastiche nelle apposite aule, cosa importante non solo per la formazione ma anche per mantenere dei contatti sociali. Inoltre, vista la tipologia di pazienti, sono allestite delle camere per i familiari in modo che possano restare a stretto contatto, ed essendo questa ritenuta parte fondamentale del processo di guarigione, come tutti gli altri servizi sanitari è totalmente gratuita.

Come ultimo argomento mi soffermerò sull’importanza che il paese sta dando allo sviluppo tecnologico e di quanto questo sia riportato anche nell’istruzione. In tutte le strutture scolastiche che abbiamo visitato, quindi da quelle dedicate ai bambini di 2-3 anni fino alle università, sono presenti mezzi estremamente all’avanguardia. In più occasioni mi sono imbattuto in strumenti che da noi si vedono alle fiere, ma ancora si dista dall’applicarli realmente nelle sedi scolastiche. Oltre che come supporto all’istruzione, l’informatica è anche parte del programma della stessa. Per esempio, al Palazzo dei bambini, dove vengono offerti doposcuola di ogni tipo gratuitamente, ho potuto assistere anche ad una lezione di informatica per i bambini interessati (e stavano affrontando con tranquillità argomenti che io ho trattato per la prima volta solo in una scuola per tecnici).

Per concludere mi ricollegherò a quanto detto inizialmente: nonostante tutte le informazioni raccolte su questo Paese non è possibile comprenderne realmente i pregi e le caratteristiche senza viverle direttamente, quindi invito chiunque ad intraprendere quest’esperienza estremamente arricchente.